Per i detentori di armi in casa, il 14 settembre scorso è scaduto l’obbligo di mettersi in regola dimostrando la propria idoneità mediante un certificato medico.
Il possesso di armi “ereditate”, anche non utilizzate, va infatti denunciato alla Polizia di Stato o ai Carabinieri specificando il luogo dove tali armi sono detenute. L’Autorità di Pubblica Sicurezza rilascerà un nulla osta alla detenzione dell’arma o delle armi (fino ad un massimo di 3 pistole, da tenere scariche e con tamburo staccato).
Una volta in possesso del certificato, il cittadino dovrà recarsi al Commissariato o alla stazione dei Carabinieri di competenza e farsi rilasciare una ricevuta della validità di 5 anni.
Se non si presentasse il certificato, il Prefetto può vietare la detenzione delle armi denunciate. L’Autorità di Pubblica Sicurezza ha l’elenco dei cittadini che hanno denunciato le armi in loro possesso e dove le detengono.
Chi non risulta in regola con il rinnovo ha 60 giorni di tempo per adeguarsi pena il ritiro cautelativo e la confisca delle armi.
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